Ritengo doveroso esprimere tutta la mia solidarietà al Prof. Pergiorgio Odifreddi il quale è stato vergognosamente censurato per avere criticato nel suo blog su Repubblica.it le aggressioni di Israele nei confronti del popolo Palestinese, particolarmente di chi vive nella Striscia di Gaza.
E’ stato molto di più di una semplice censura. Il direttore responsabile di “la Repubblica”, Ezio Mauro,
non si è limitato, ad esempio, a chiedere qualche modifica a ciò che aveva scritto il prof. Odifreddi, d’imperio e volgarmente, ha ordinato che il post pubblicato fosse del tutto cancellato senza darne alcuna spiegazione ai lettori del blog del prof. Odifreddi i quali spero che da oggi in poi non comprino più il quotidiano da lui diretto.
Anch’io per anni, sin dal primo numero, leggevo “la Repubblica” sino a circa due anni fa quando la linea editoriale, palallelamente alle idee espresse dal suo fondatore Eugenio Scalfaro, subì una lenta e costante trasformazione sino a non più corrispondente alle mie aspettative.
Ma torniamo al prof. Odifreddi ed al perchè, attraverso la cancellazione autoritaria del suo post, gli è stata usata rozza violenza. Cosa aveva scritto domenica scorsa nel suo post “Il non senso della vita” di così scandaloso da essere censurato, facendolo scomparire nel nulla dopo 24 ore?
Odifreddi, aveva scritto ciò che io scrivo nel mio blog almeno da 4 anni, dall’operazione “piombo fuso”, i dati inoppugnabili della violenza israeliana nei confronti dei cittadini palestinesi della Striscia di Gaza.
Aveva scritto che, “in questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista”.!
Per arrivare a questa conclusione, il prof. Odifreddi aveva fatto notare che, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, durante l’operazione “piombo fuso” (fine 2008 inizio 2009) erano stati uccisi almeno 1400 palestinesi a fronte di 15 MORTI ISRAELIANI PROVOCATI IN 8 ANNI DAI RAZZI DI HAMAS e concluso che l’eccidio di 4 anni fa non era altro che uno dei tanti perpetrati dal governo e dall’esercito di occupazione israeliani.
Razionalmente, analizzando i dati storici, Odifreddi ricordava che a far condannare all’ergastolo Kesserling, Kappler e Priebke era stato sufficiente un solo eccidio quello delle “Fosse ardeatine” dove furono trucidati 335 vittime e si chiedeva, dunque, COME MAI SINO OGGI UN TRIBUNALE INTERNAZIONALE NON FOSSE STATO INSEDIATO PER PROCESSARE E CONDANNARE ANCHE NETANYAHU ED I SUOI GENERALI.
Il prof. Odifreddi aveva inventato qualcosa in ciò che aveva scritto? Aveva usato delle bugie? Aveva forse diffamato il macellaio che governa il popolo israeliano tra cui da tempo molti sonoi cittadini che non condividono la macelleria che lui ordina? Certamente no!
Con effetto immediato, Odifreddi ha preferito chiudere il suo blog sulla piattaforma di “la Repubblica.it” mentre i suoi lettori hanno protestato per l’atto della direzione ritenuto inqualificabile. Preciso il giudizio di tale Martin:”Oggi non è più la chiesa a mettere all’indice, censurare e mettere in galera” e lapidario, su Twitter, Franco Maria Fontana chiede: “Per la testata “liberal”, la libertà di opinione è un optional?”.
Io, invece mi chiedo se possiamo ancora ritenere che il quotidiano “la Repubblica” sia un giornale “liberal” rispettoso delle opinioni altrui. Spero che non solo Odifreddi, dopo questa manifestazione di illiberalità, anche i suoi lettori più avveduti aprano gli occhi lasciando che quel quotidiano SOVVENZIONATO con i soldi dei contribuenti, di tutti i contribuenti, anche i miei, vada alla deriva come merita tutte le volte che usi questi sistemi balordi per sostenere un criminale di guerra!
Prof. Odifreddi mi permetta di gridare con Lei, INSIEME AI MANIFESTANTI ISRAELIANI:
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
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(*) Grazie (*:*) Tesoro (*)
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)*( Sereno # Sabato )*(

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Quanta ingiustizia regna in questo mondo caro Osvaldo! Un abbraccio by Simona 🙂
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Caro Osvaldo,
sinceramente da Repubblica non mi sarei aspettato altro. Da lettore che legge un po’ di tutto, non credo nelle distizioni fra giornali liberal, di sinistra, di centro, di destra… Credo che ormai i giornalisti contino poco e contino poco anche gli editori… Chi fa quel che vuole nelle redazioni, chi decide cosa e come censurare ormai è la pubblicità… E la pubblicità (con tutta la finanza che c’è dietro) è per conservare lo status quo… perciò non sopporta e non vuole bastiancontrari come Odifreddi…
Fateci caso: più pubblicità c’è nei giornali e meno indipendenti sono i giornalisti. A volte si leggono certe verità scomode più facilmente su piccoli giornali, magari editi da cooperative con l’acqua alla gola, che su quelli grandi e infarciti di pubblicità come “Repubblica”. E poi contate anche le pagine: vi potrebbe capitare di scoprire che nel vostro giornale c’è più pubblicità che notizie. E’ come comprare due mele che magari sono confezionate in una vaschetta di polistirolo, con sotto della carta e sopra della pellicola da alimenti: c’è più imballaggio da buttare nella spazzatura che prodotto… così è anche per i “grandi giornali”…
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Il Manifesto ha un difetto solo, troppo elitario. A volte è difficile da comprendere non è popolare nel senso nobile del termine.
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Il Manifesta è un giornale di alto livello diretto prevalentemente a persone che sono già informati. Direi che è per chi legge anche un altro quotidiano. Ma nacque proprio con questa impronta e per questa funzione.
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Ciao Osvaldo.La Repubblica la facevo di una sinistra liberale,una sinistra costruttiva e pronta alle battaglie in difesa dei diritti.Mi ha deluso.Perche’ cambio di rotta?Perche’ non ammettere dello sterminio dei palestinesi e condannare Israele come hanno fatto molte altre testate?Perche’?Cosa ci rimane da leggere allora in italia?Osvaldo dammi una dritta,io sono legato al Manifesto.Sbaglio anche li’?Ciao.
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No, Luca col Manifesto vai sul sicuro manca solo la cronaca che, in certe occasioni come questa è essenziale per avere una informazione più ampia.
Repubblica era un bel giornale sino a circa un paio d’anno fa, tra l’altro (te lo dico in un orecchio!) vi lavora nella redazione sportiva il marito di mia figlia. Lentamente, ha incominciato a diventare un giornale conservatore ed è vissuto di rendita facendo la guerra principalmente a Berlusconi che sicuramente la meritava ma non solo lui. A livello di politica internazionale, invece, è sempre stato una delusione perchè in sintonia solo con gli USA ed, ovviamente, con i suoi alleati. Credi che basti per inquadrare il bersaglio grosso?
Ciao e buona serata.
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Grazie Osvaldo per l’info.Il Manifesto se avesse contributi maggiori sarebbe un gran giornale ma purtroppo soffre tutte le crisi delle cooperative.Repubblica come dici tu e’ filo Obama(attualmente)e come il Fatto Quotidiano,vive sulle storielle del psiconano.Attualmento sto studiando Pubblico,di Telese.Vedremo…ciao.
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Buona sera caro Osvaldo, le ultime notizie al riguardo di questa altra tragedia, mi fa capire che l’uomo non è capace di vivere in armonia.. e questo mi rende talmente triste… abbi una serena serata e carezzami il piccolo Spillo, ti abbraccio con amore Pif♥
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Reblogged this on barbatustirolese.
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