Mentre il “cazzaro” fiorentino ha iniziato il suo tour europeo con la speranza di riuscire ad infinocchiare, oltre a Napolitano che lo appoggia “su deficit e fiscal compat”, anche gli altri suoi interlocutori tra i quali la Merkel sarà quello più duro e meno disponibile a farsi raccontare altre balle dopo aver ascoltate quelle che raccontava anche meglio di lui il “cainano”, la Banca d’Italia, non più tardi di ieri, gli ha ricordato che, nel solo mese di gennaio, il debito pubblico italiano si è attestato a 2.089,5 miliardi di euro, 33 mila euro di debito sulla testa di ciascuno di noi, neonati al primo vagito compresi, crescendo di 20,6 miliardi rispetto alla fine del 2013.
Se ciò non bastasse in termini complessivi, si deve tenere conto che la maggior parte dell’incremento del debito è dipeso dall’aumento di 20,3 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro di cui il debito del settore centrale è aumentato di 18,9 miliardi e quello delle Amministrazioni locali è aumentato di 1,5 miliardi mentre quello degli Enti previdenziali è rimasto sostanzialmente immutato.
Nel raccontare, in conferenza stampa e nella comoda ed accogliente poltrona di “Porta a porta”, le sue barzellette calendarizzate ma prive delle coperture di spesa, quindi solo titoli, enunciazioni, pernacchie, il “”rottamatore rottamato”” si è ben guardato di citare l’incremento del debito pubblico ed, ancora meno, ha parlato della scandalosa evasione fiscale alla quale ha partecipato e forse partecipa ancora il suo “compare”, reato odioso per il quale il suo amico e compare è stato condannato in via definitiva ed espulso dal Parlamento in attesa che il magistrato incaricato, dopo ben 7 mesi, si decida a stabilire dove e quando dovrà scontare i tre mesi di detenzione rimastigli da scontare visto che ha già goduto dei tre anni cancellatigli dall’indulto.
In materia di evasione, il “cazzaro”, lunedì, trovandosi al cospetto della Merkel alla quale dovrà presentare i compitini che lei valuterà e deciderà se sarà degno di essere legittimato, potrebbe incominciare almeno a chiederle qualche consiglio considerato che l’ultimo caso di questi ultimissimi giorni riguarda il tedesco Hoenes, condannato IN PRIMO GRADO a 3 anni di carcere per evasione fiscale, si è presentato alla stampa piangendo per la vergogna per affermare che non appellerà la sentenza perchè la ritiene giusta ed adeguata al reato commesso e che, quindi, sconterà la pena in carcere.
In carcere perchè, in Germania ed anche altrove, non esistono nè indulti e nè altre scorciatoie come quelle utilizzate dal suo sodale compare che, addirittura, teorizza che si candiderà al Parlamento europeo con la sua faccia da pregiudicato sui manifesti elettorali.
Scelto da “primarie” burletta, Renzi cerca con le sue chiacchiere di farci dimenticare di essere arrivato alla segreteria del suo partito allo sbando e, immediatamente dopo, nella stanza dei bottoni grazie alla solita e volgare manovra di Palazzo che gli ha permesso un fratricidio in piena regola senza battere ciglio ma dal quale potrebbe svegliarsi abbastanza pesto all’indomani delle elezioni europee per le quali, promettendo a decorrere da due giorni dopo le elezioni, NON DUE GIORNI PRIMA, aumenti di 1000 euro all’anno ai lavoratori a cui fa seguito una indegna lista di cose che si potranno permettere di comprare o fare i beneficiari, si comporta come il vecchio sindaco di Napoli Achille Lauro che, una settimana prima delle elezioni, distribuiva ai postulanti potenziali elettori una sola scarpa, di solito quella destra, promettendo di consegnare anche l’altra solo se avesse vinto le elezioni.
Il sistema di Renzi è il medesimo, la faccia di tolla anche, anzi più dura perchè avvezzo ad imitare il suo amico ed alleato sin da quando, nella sua TV, gli elargì alla “Ruota della fortuna” poco più di una trentina di milioni di vincita. Forse, inconsciamente spero, lo allevava già ieri come possibile alleato di oggi!
Ma Renzi va anche oltre le balle di Berlusconi con relativi disegnini sulla lavagna di “Porta a porta”.
Si dimentica che il Presidente della BCE, Draghi, un’altra sanguisuga reazionaria, gli ha già detto che deve azzannare la spesa pubblica colpendo il cuore del sistema di welfare italiano per fare in modo che, dopo essere riusciti a smantellare il diritto al lavoro con la Fornero veicolando la menzogna ripetuta anche da Renzi della precarietà che crea più occupazione, smantellare anche quel poco che resta di Stato sociale. Cosa che un impostore politico come lui può riuscire a fare con l’aiuto sotto banco in Parlamento dal suo socio in affari che, contemporaneamente è nella maggioranza ma anche all’opposizione.
Intanto, per dimostrare quanto c’è ancora di sinistra nel suo Pd, fonte “ilsemplicissimus2”, alla richiesta del Capogruppo di una Lista Civica di opposizione al Comune di Ravenna DI REVOCARE LA CITTADINANZA ONORARIA CHE FU CONCESSA A BENITO MUSSOLINI DURANTE IL VENTENNIO IL PD HA VOTATO CONTRO dimostrando come, con Renzi segretario, il Pd è di gusti veramente raffinati: gli sta bene RAVENNA MEDAGLIA D’ORO ALLA RESISTENZA MA ANCHE LA CITTADINANZA ONORARIA A MUSSOLINI E AD ALTRI DUE ESPONENTI DEL FASCISMO.
Gli sta bene anche governare, sia pure sottobanco, con un “pregiudicato” sicuro che in quel partito, che non sa più distinguere tra “COMPAGNI” e “CAMERATI”, tra “TRUFFATORI FISCALI” e “CITTADINI ONESTI CHE PAGANO LE TASSE”, egli, Renzi, non può nemmeno ipotizzare una spaccatura. COSA DA IPOCRITA VENDITORE DI TAPPETI AL MERCATO DELL’USATO!!!
Quanto hai ragione, Osvaldo! Purtroppo non c’è fondo alle cazzate da mercato…
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Ne resta sempre uno, tutte le volte!
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