Anche se è cosciente che corre il rischio di revoca dell’assegnazione magnanina riservatagli dal Tribunale di sorveglianza di Milano, Silvio Berlusconi con sicura incoscienza ed arroganza, continua a martellare la Magistratura.
Ma non solo i magistrati sono nel suo mirino, nel suo obiettivo c’è anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che troppo a lungo ha sopportato le sue angherie ed i suoi ricatti e poi, come contorno, la cancelliera tedesca Merkel, Matteo Renzi, apparentemente suo avversario putativo insieme a Beppe Grillo.
Ospite in casa della trasmissione Mattino Cinque, l’ex cavaliere, l’ex capo del governo, l’ex senatore è andato giù pesantemente sia contro i Magistrati bollando come “COLPO DI STATO” la sentenza Mediaset, insiste nel sostenere che Napolitano avrebbe dovuto e dovrebbe concedergli la grazia e che, “””pensando a lui mi viene in mente il film “profondo rosso”!””” e l’ultima frecciata per la Merkel (“la culona inchiavabile”), sparando in presunto romanesco “ARIDATECE KOHL”.
Il suo obiettivo, appare evidente anche al più sprovveduto degli osservatori: provocare senza ritegno, dichiarandosi, come ha già fatto più volte, vittima di “4 colpi di Stato” e soffermandosi soprattutto su Napolitano “sarà la storia a giudicare se è stato super partes” nonostante sappia, o forse per questo, che Napolitano è stato sempre arrendevole nei suoi confronti e verso le vergognose leggi ad personam che gli ha sempre firmato e che poi la Corte Costituzionale, in tempi non sempre brevi, ha dichiarato incostituzionali senza che Napolitano si imbarazzasse e che, anche adesso sta zitto e non replica alle offensive provocazioni assolutamente intollerabili perchè non ledono solo la persona ma l’Istituzione che rappresenta e ne squalificano la sua figura.
E non basta nemmeno il pannicello caldo di un ex uomo di uno dei suoi tanti vergognosi governi, Michele Vietti, oggi vicepresidente del CSM che se la cava con una frasetta di ordinanza “””CHI PENSA DI FARE CAMPAGNA ELETTORALE UTILIZZANDO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SCHERZA COL FUOCO”””. Sai che paura che gli hai messo a Berlusconi che per 20 anni ha ricattato il Paese e lo Stato e chi lo ha rappresentato!
Ma Berlusconi non teme nemmeno il Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha fatto sapere che le sue dichiarazioni non sono passate inosservate, soprattutto quelle gravissime a Piazzapulita quando ha definito, praticamente, ridicola la decisione di quello stesso Tribale: “””RIDICOLO PENSARE CHE SI POSSA RIEDUCARMI, RIDICOLA NON PER ME MA PER IL PAESE, CONSEGNANDOMI A DEI SERVIZI SOCIALI E A DEI COLLOQUI CON ASSISTENTI SOCIALI””” aggiungendo nella sua mente, “io so’ io e vuie nun siete un cazzo””” come avrebbe detto il Marchese del Grillo, in perfetto romanesco.
Berlusconi non ha alcun timore della presunta DIFFIDA che potrebbe comminargli il Tribunale di sorveglianza.
Sa già che il Tribunale di sorveglianza non oserà mai andare oltre tale diffida perchè lo renderebbe davanti ai suoi elettori sciamanti un MARTIRE e giustificherebbe anche il suo fallimento elettorale alle prossime elezioni europee.
Il suo modo di agire, ancora una volta, come ha sempre fatto con Napolitano e continua a fare, è diabolico e riesce sempre a farla franca.
CI RIUSCIRA’ ANCHE QUESTA VOLTA IN CUI HA LANCIATO FANGO A PALATE SIA SULLA MAGISTRATURA CHE SUL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA? LUI E’ SICURO DI SI!
SARA’ SMENTITO? CREDO PROPRIO DI NO, ANCHE SE LO MERITA!
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