Questa foto fu scattata all’aeroporto di Toronto, a giugno del 2010, all’arrivo dell’aereo di Stato che portava la DELEGAZIONE italiana al G8 in Canada, insieme all’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Tutti si chiesero chi fosse questa ragazza bionda scesa dall’aereo e, non avendola identificata, le affibiarono il nome di “Dama bianca” che richiamava alla memoria una cronaca lontana e la vita del campione italiano di ciclismo Fausto Coppi.
Furono in molti, soprattutto i giornalisti, a chiedersi che ruolo ricoprisse nella delegazione italiana quella bionda completamente vestita di bianco e che era presente, nello stesso anno, alla visita dell’allora presidente del Consiglio Berlusconi a Panama, vestita di bianco anche in quell’occasione.
Alla fine, si seppe che era “un’imbucata” che, dopo aver fatto parte del comitato elettorale, era diventata responsabile della segreteria del segretario della Regione Lazio ed aveva ottenuto, in premio, la partecipazione ad una missione all’estero dopo la vittoria elettorale.
Vale a dire che si sono aggrappati sui vetri per giustificare la sua presenza in in una missione del governo italiano all’estero.
Ma la protagonista di questa foto, Federica Gagliardi, diivenne famosa non per quei viaggi ma perchè, il 13 marzo dello scorso anno, fu bloccata all’aeroporto romano di Fiumicino, proveniente da Caracas, ed arrestata perchè trasportava 24 chili di cocaina nascosti in uno zainetto ed in un troller, passando, grazie ad un complice, anch’egli arrestato ieri, dal “varco autorità”, quello che non prevede alcun tipo di controllo.
L’indagine degli inquirenti hanno portato ieri mattina all’arresto, da parte della Guardia di Finanza e della Polizia di 28 persone nei confronti di altrettanti presunti appartenenti ad un’organizzazione dedita al traffico internazionale di droga, per conto della camorra, che aveva la sua base operativa in provincia di Napoli e le sue ramificazioni sia in Italia che all’estero, particolarmente in Spagna, Olanda e Sud America.
Ovviamente, gli inquirenti tendono a scoprire chi fossero i referenti della donna ed i suoi possibili appoggi all’interno delle cosiddette istituzioni.
Appare del tutto certo che la Gagliardi, che sarà processata, probabilmente. per direttissima per traffico internazionale di droga potrà attutire la durata di una lunga reclusione, almeno dieci anni, se decidesse di collaborare e rendesse noti i suoi referenti. Lo farà? Non ci giurerei! In casi del genere la scelta è tra il carcere e la vita.
Storie italiane…
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Ma non delle solite.
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