Nella “buona scuola” teorizzata dal “cazzaro parolaio” e dalla sua sedicente ministro dell’istruzione, speriamo a loro insaputa, è già entrato il germe del RAZZISMO.
Mentre l’altro Matteo, anch’egli bifronte, viene spernacchiato nelle piazze italiane dovunque si presenti ed il “cazzaro parolaio”, evita la piazza, frequenta solo le TV amiche senza contraddittorio, perchè gli piace “vincere facile”, ma ciononostante continua a perdere consensi settimana dopo settimana ed i loro messaggi politici continuano a diventare sempre più indigesti a buona parte degli italiani di normale buonsenso, in una delle regioni già definite “Rosse”, di un rosso ormai smunto, alla “cazzaro”, nel cuore della Toscana, in una scuola di Pisa dispetti e messaggi di disprezzo nei confronti di una ragazza di origine senegalese, rea solamente di avere un colore diverso della pelle e di avere anche il difetto di essere molto intelligente e di studiare hanno innestato il segnale della bagarre al grido di “””NON SI E’ MAI VISTA UNA NEGRA CHE PRENDE 10 A DIRITTO” in una delle tante lettere anonime di cui si è occupato il quotidiano “Il Tirreno” e di cui si stanno occupando anche i Carabinieri.
Questa è la storia di una ragazza di 14 anni che frequenta un istituto tecnico ed è considerata dagli insegnanti una delle migliori della classe mentre lei, con molta modestia, dice “””I miei voti sono abbastanza alti perchè soprattutto Diritto è una materia che mi piace, mi trovo bene con la professoressa e perchè vorrei diventare un avvocato”.
La scuola non ha sottovalutato l’episodio che durerebbe da oltre un mese e, dietro denuncia del padre della ragazza presa di mira, se ne sta occupando anche la Procura della Repubblica che ha ordinato una perizia calligrafica su due dei biglietti offensivi scritti a mano invece che col computer come la maggior parte degli altri anonimi.
Certo che, l’intervento della Procura ha fatto perdere il carattere eventuale dello scherzo sanabile con il chiedere scusa ed ha assunto quello di un reato.
Forse se il “cazzaro” invece di tutelare e favorire la scuola privata, quella delle suore e dei preti alla quale probabilmente ha studiato lui, si preoccupasse di più e più seriamente della scuola pubblica reintroducendo lo studio dell’ “educazione civica” e della trattazione-studio della Costituzione quella che lui, per vocazione e mandato ricevuto, catto-fascista-piduista sta calpestando invece di introdurre l’autoritarismo becero dei presidi-menager a sua immagine e somiglianza, la scuola pubblica, quella STATALE, potrebbe acquisire una funzione anche educativa diversa.
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