ERA UN CAVALLO MA A LORO SEMBRAVA
Quando anche il presidente della provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, alimenta la psicosi dell’orso chiedendo al Governo, su “input” del leghista Divina, di potere usare dosi più potenti di peperoncino ed urticante, può succedere anche che alcuni “turisti per caso” non sappiano distinguere un cavallo da un orso!
E’ proprio ciò che è successo ieri sera ad un gruppetto di turisti in un paesino del Trentino (del quale per carità turistica non facciamo il nome) che, verso le 21, dopo aver cenato, stava facendo una passeggiata per riaversi dal caldo intenso che aveva imperversato per tutta la giornata, appena fuori dal centro abitato, al buio, lungo la strada campestre che porta al limite del bosco.
Dopo alcuni metri, hanno sentito dei rumori, degli scricchiolii, ed in un attimo è scattata la psicosi dell’aggressione da parte di un inesistente orso!
Dietro-front a gambe levate urlando “c’è un orso appena fuori dal paese, ci ha rincorso, ha tentato di aggredirci, per fortuna ce l’abbiamo fatta a scappare!”.
Allarme generale, viene allertata l’emergenza del Corpo Forestale che è arrivato in forze ed equipaggiato, secondo gli ordini, per la cattura del plantigrade.
Ma, dal sopralluogo, invece che dell’orso, inesistente, è stata accertata la presenza di un gruppo di cavalli che erano stati lasciati dall’allevatore fuori dalla stalla, sul prato, in un recinto di corde all’esterno proprio per riaversi dal caldo intenso della giornata e che stava pascolando tranquillamente.
La serata è finita tra gli sghignazzi dei buontemponi del posto davanti al bar e gli sfottò ai turisti troppo impressionabili o con le traveggole.
Si teme possa scattare la denuncia per procurato allarme!
Personalmente, mi auguro che tutto finisca con le risate e gli sfottò di ieri sera!
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