“””I COMPITI DEL DOPO GUERRA E LA RIFORMA DELLA SOCIETA'”””
Un’Europa libera è premessa necessaria del potenziamento della civiltà moderna di cui l’era totalitaria rappresenta un arresto. La fine di questa era sarà riprendere immediatamente in pieno il processo storico contro le disuguaglianze ed i privilegi sociali. Tutte le vecchie istituzioni conservatrici che ne impedivano l’attuazione saranno crollanti o crollate e questa loro crizi dovrà essere sfruttata con coraggio e decisione. La rivoluzione europea, per rispondere alle nostre esigenze, dovrà essere socialista, CIOE’ DOVRA’ PROPORSI L’EMANCIPAZIONE DELLE CLASSE LAVORATRICI E LA CREAZIONE PER ESSE DI CONDIZIONI PIU’ UMANE DI VITA.
La bussola di orientamento per i provvedimenti da prendere in tale direzione non può essere però il principio puramente dottrinario secondo il quale la proprietà privata dei mezzi materiali di produzione deve essere in linea di principio abolita, e tollerata solo in linea provvisoria, quando non se ne possa proprio fare a meno. La statizzazione generale dell’economia è stata la prima forma utopistica in cui le classi operaie si sono rappresentate la loro liberazione dal giogo capitalista ma, una volta realizzata a pieno, non porta allo scopo sognato bensì alla costituzione di un regime in cui tutta la popolazione è asservita alla ristretta classe dei burocrati gestori dell’economia, come è avvenuto in Russia.
Il principio veramente fondamentale del socialismo, di cui quello della collettivizzazione generale non è stato che una affrettata ed erronea deduzione, è quello secondo il quale le forze economiche non debbono dominare gli uomini ma – come avviene nelle forze naturali – essere da loro sottomesse, guidate, controllate nel modo più razionale affinchè le grandi masse non ne siano vittime. Le gigantesche forze di progresso, che scaturiscono dall’interesse individuale, non vanno spente nella mera gora della pratica “routinière” per trovarsi poi di fronte all’insolubile problema di resuscitare lo spirito d’iniziativa con le differenziazioni dei salari e con altri provvedimenti del genere dello stachenovismo dell’URSS col solo risultato di uno sgobbamento più diligente. Quelle forse vanno invece esaltate ed estese offrendo loro una maggiore possibilità di sviluppo e di impiego e contemporaneamente vanno perfezionati e consolidati gli argini che le convoglia verso gli obiettivi di maggiore utilità per tutta la collettività.
La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa, caso per caso, non dogmaticamente in linea di principio.
Questa direttiva si inserisce naturalmente nel processo di formazione di una vita economica europea liberata dagli incubi del militarismo e del burocraticismo nazionali. In essa possono trovare la loro liberazione tanto i lavoratori dei paesi capitalistici oppressi dal dominio dei ceti padronali quanto i lavoratori dei paesi comunisti oppressi dalla tirannide burocratica. La soluzione razionale deve prendere il posto di quella irrazionale anche nella coscienza dei lavoratori. Volendo indicare in modo più particolareggiato il contenuto di questa direttiva ed avvertendo che la convenienza e le modalità di ogni punto programmatico dovranno essere sempre giudicate in rapporto al presupposto ormai indispensabile dell’unità europea, mettiamo in rilievo i seguenti punti:
(continua)
SI’ LA LOTTA DI CLASSE ESISTE E L’ANNO VINTA I RICCHI CON LA COMPLICITA’ DELLE CLASSI POLITICHE CHE ESPRIMONO I GOVERNI, COME L’ATTUALE, DEI LADRI DI STATO, DEI CORROTTI E DEI CORRUTTORI!!!
Buon proseguimento di festivita!
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Ciao,grazie degli auguri che ricambio per tutti Voi.
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