./. “””MANIFESTO DI VENTOTENE””” – decimo capitolo


      RENZI-UNO CHE NON HA LETTO IL MANIFESTO DI VENTOTENE O NON LO HA CAPITO             (Uno che non ha letto o non ha capito il “Manifesto di Ventotene)

     “””Il principio secondo il quale la lotta di classe è il termine cui van ridotti tutti i problemi politici ha costituito la direttiva fondamentale, specialmente degli operai delle fabbriche, ed ha giovato a dare consistenza alla loro politica, finchè non erano  in questione le istituzioni fondamentali della società. Ma si converte in uno strumento di isolamento proletario quando si imponga la necessità di trasformare l’intera organizzazione della società. Gli operai educati classisticamente non sanno allora vedere che le loro particolari rivendicazioni di classe, o di categoria,  senza curarsi di come connetterle con gli interessi degli altri ceti,oppure aspirano alla unilaterale dittatura della loro classe per realizzare l’utopistica collettivizzazione di tutti gli strumenti materiali di produzione, indicata da una propaganda secolare come il rimedio sovrano dei loro mali. Questa politica non riesce a far presa su nessun altro strato fuorchè sugli operai, i quali così privano le altre forze progressive del loro sostegno e le lasciano cadere in balia della reazione che, abilmente le organizza per spezzare le reni allo stesso movimento proletario.

     Delle varie tendenze proletarie, seguaci della politica classista e dell’ideale collettivista, i comunisti hanno riconosciuto ls difficoltà di ottenere un seguito di forze sufficienti per vincere e, perciò, si sono -a differenza degli altri partiti popolari- trasformati in un movimento rigidamente disciplinato, che sfrutta quel che residua del mito russo per organizzare gli operai, ma non prende leggi da essi e li utilizza nelle più disparate manovre.

              Questo atteggiamento rende i comunisti, nelle crisi rivoluzionarie, più efficienti  dei democratici; ma tenendo distinte quanto più possono le classi operaie dalle altre forze rivoluzionarie -col predicare che la loro “vera” rivoluzione è ancora da venire- costituiscono nei momenti decisivi un elemento settario che indebolisce il tutto. Inoltre la loro assidua dipendenza allo stato russo, che li ha ripetutamente adoperati senza scrupoli per il perseguimento della sua politica nazionale,  impedisce loro di perseguire una politica con un minimo di continuità. Hanno sempre bisogno di nascondersi dietro un Karoly, un Blum. un Negrin,  per andare poi fatalmente in rovina dietro  i fantocci democratici adoperati, poichè il potere si consegue e si mantiene non semplicemente con la furberia, ma con la capacità di rispondere in modo organico e vitale alle necessità della società moderna. La loro scarsa consistenza si palesa invece senza possibilità di equivoci quando, venendo a mancare il camuffamento, fanno regolarmente mostra di un puro verbalismo estremista.                                                                                                            

                                                                                                                                        (Continua)

Ventotene.-Targa-di-p.zza-Castello.-Municipio

Informazioni su cordialdo

Nato in provincia di Reggio Calabria dove si è diplomato. Emigrato a Novara a 18 anni dove ha abitato e lavorato per 50 anni. Attualmente, pensionato, vive in provincia di Bergamo. Ama l'alta montagna, soprattutto l'Alta Val Venosta, in provincia di Bolzano dove trascorre le sue vacanze estive ; quest'anno per il 27° anno. Amo gli animali, soprattutto i cani come il mio Spillo che vive con me da 14 anni, raccolto a 6 mesi sull'orlo di una strada provinciale lombarda buttato in un sacchetto come un rifiuto da un'auto in movimento! Sino alla scorsa estate siamo andati insieme in alta montagna oltre i 3.000 m. di quota. Spero di tornarci ancora! Sono in WhatsApp. Appartieni alla cerchia dei miei amici? Chiamami.
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