Da circa 15 giorni il “cazzaro esibizionista” ha invaso l’Italia imitando ciò che aveva già fatto il suo “padre putativo politico” Berlusconi: migliaia di pannelli pubblicitari in 118 città sol simbolo del Pd, del quale è indegno segretario, pagati dai suoi gruppi parlamentari con i soldi, cioè, dello Stato!
Ma la cosa più umiliante per lui, abituato a raccontare balle ai giornalisti italiani suoi asserviti, è stato o avrebbe dovuto essere il momento in cui, alla “stampa estera”,
tra le altre vanterie, senza pudore, ha annunciato che il 22 dicembre ci sarà l’inaugurazione della SALERNO-REGGIO CALABRIA annuncio che ha fatto scattare una enorme risata perchè, dice “il Fatto Quotidiano” -la spina nel fianco di Renzi- “ACCORCIA IL TRACCIATO DI 95 KM E CANCELLA 4 CANTIERI. LA CHIAMERA’ SALERNO-COSENZA?”.
Il parolaio al quale, per via delle “balle che ha sempre raccontato sin da ragazzino, sembra gli fosse attribuito il nomignolo calzante di “Bomba”, le ha sparate tutte alla stampa estera dove, anche se presente, il giornalista egiziano ha parlato ma non ha detto una sola parola sull’uccisione con sevizie del nostro Giulio Regeni mentre un comunicato ufficiale del ministero dell’Interno del Cairo, ancora una volta, ha cercato di smentire i media occidentali affermando che la squadra degli inquirenti locali incaricata di svelare i motivi dell’omicidio dell’italiano coopera pienamente con la controparte italiana.
Anche Renzi su tale tragedia ha sorvolato, forse vergognandosi di questa pantomima

“L’Egitto è un’area straordinaria di opportunità. Abbiamo fiducia nell’Egitto e nella sua leadership, nelle sue riforme macroeconomiche ambiziose: sosteniamo la sua missione in favore della prosperità e della stabilità”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel suo intervento alla conferenza di Sharm El Sheikh lodando la “saggezza” del presidente egiziano al Sisi che lo ascoltava in platea. “La sfida egiziana – ha proseguito Renzi – è anche la nostra sfida, la stabilità dell’Egitto è la nostra stabilità. C’è l’impegno personale mio e dell’Italia per lavorare con lei anche sulla crisi siriana e libica”, ha aggiunto rivolgendosi sempre al leader egiziano. Sharm el Sheikh (Egitto), 13 marzo 2015.
Ha fatto il pesce in barile come il suo ministro degli esteri, il quale NON ha convocato l’ambasciatore egiziano per minacciare ritorsioni diplomatiche a tanti giorni di distanza da quando le autorità egiziane hanno fornito notizie taroccate e continuano a farlo, mentendo, e non hanno ancora consegnato a quelle italiane nemmeno il referto delle risultanze sull’autopsia sul corpo martoriato del nostro giovane ricercatore. Solo parole imbarazzate
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Il ministro Gentiloni, dopo che il governo al quale appartiene, SENZA NEMMENO INFORMARE IL PARLAMENTO ITALIANO, HA CONCESSO LE BASI DI SIGONELLA AGLI USA PERCHE’ LE USINO PER FAR DECOLLARE I PROPRI “DRONI” SULLA LIBIA, sia pure balbettando, si è esibito nella CONVOCAZIONE DELL’AMBASCIATORE AMERICANO al quale ha presentato le sue rimostranze sulla semplice notizia-rivelazione che, nel 2011, Berlusconi sia stato “SPIATO” dal governo OBAMA, del quale Renzi si era dichiarato ammiratore e tifoso, ma ciò NON HA EVITATO CHE WASHINGTON LIQUIDASSE LA PROTESTA ITALIANA CON UNA BRUCIANTE RISPOSTA RIVOLTA AL SERVILE GOVERNO RENZI: “””NOI INTERCETTIAMO CHI CI PIACE!“””.
L’ha ribloggato su PROFUMO DI DEMOCRAZIA E LIBERTA'.
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