Tutti sappiamo che il governo Renzi, senza alcun mandato popolare nazionale, ha fatto approvare da un parlamento di nominati “pigia pulsalti” la Riforma della Rai a sua immagine e somiglianza (f. di c.) addebitando sulle bollette elettriche a ciascun cittadino il così detto “canone” truffaldino.
Tutti sappiamo, o dovremmo sapere se fossimo coscienti del valore della DEMOCRAZIA, che ha assunto in proprio la GESTIONE dell’amministrazione della Rai attraverso la nomina del suo amico Campo dall’Orto
Amministratore Delegato unico oltre ad una larva di consiglio di Amministrazione che ubbidisce agli ORDINI di chi, di fatto, è il PADRONE anche della RAI.
Tutti sappiamo, o dovremmo sapere se ci interessassimo della “COSA PUBBLICA che funziona per mezzo del nostro denaro, che Renzi ha nominato direttori di rete e di Testate, TG compresi, tra altri suoi amici ed amiche sostituendo gli attuali direttori dei 3 TG con altri di fedeli alle veline che quotidianamente riceveranno con gli ordini di scuderia sulle notizie da dare e su quelle, invece, da dimenticare. Quello che non tutti sanno che così faceva anche Benito Mussolini, Duce dell’Impero!
Ho già scritto della proposta di alcuni membri del C.d.A. di suddividere i tempi da attribuire, per l’informazione sul Referendum sulla Costituzione, lo stesso tempo sia al Comitato Nazionale per il “NO” e per il “SI’ ” e come tale proposta sia stata respinta, democraticamente alla Renzi.
Tutti o quasi tutti sappiamo, o dovremmo sapere, tranne il Presidente della Repubblica, custode e difensore della Costituzione, il quale nell’assumere la carica di Capo dello Stato, si impegnò formalmente, giurando sulla Costituzione, di ESSERE UN “ARBITRO IMPARZIALE”. Gli abbiamo creduto ed abbiamo sperato dopo il novennato del suo predecessore. Ingenui che siamo stati!
Per un periodo abbastanza lungo, l’arbitro non parlò. Al suo posto continuava a parlare l’emerito predecessore, quasi anticipando ciò che avrebbe, a suo giudizio, dire il titolare del Quirinale!
Poi incominciò a parlare ma, evidentemente aveva perso il fischietto, invece di fischiare i falli come fanno i veri arbitri durante le partite sui campi di calcio quando i giocatori non rispettano le regole, non ha mai richiamato il Governo al rispetto delle REGOLE DEL GIOCO, CHE, NEL CASO SPECIFICO, SONO LE REGOLE DELLA LEGALITA’ DETTATE DALLA COSTITUZIONE. Anzi, si allineò e non lasciò passare occasione senza sottolineare quanto, fossero importanti le riforme fatte dal governo in carica, infrangendo la promessa dell’imparzialità.
In una partita di calcio sono due le squadre che giocano e l’arbitro non è il 12 giocatore di una delle due ma sanziona in modo imparziale gli eventuali falli commessi dall’una o dall’altra squadra.
Ora l’inquilino pro tempore del Colle più alto di Roma sa sicuramente, non può ignorare. che sul Referendum di ottobre 2016 le Squadre sono due, quella del Comitato del “NO”, al quale io appartengo, ma questo sicuramente lui non lo sa, e quella del Comitato del “SI’ “. Ma poichè SONO DATI UFFICIALI CERTIFICATI E PUBBLICATI DALL’AGCOM , l’Arbitro, dall’alto del suo osservatorio , sa che “””NEI 47 GIORNI DAL 20 APRILE AL 6 GIUGNO, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, LA MINISTRO BOSCHI E GIORGIO NAPOLITANO DA SOLI HANNO OCCUPATO IL 40% DEL “TEMPO PAROLA” SULLE RIFORME: 7 ORE AL GOVERNO+NAPOLITANO PER IL SI’ E 79 SECONDI A CHI SOSTIENE IL “NO”!
E’ QUESTA LA PAR CONDICIO IN VIGORE NELLA RAI!!! L’ARBITRO NON HA NULLA DA DIRE? SARA’ QUESTA LA DEMOCRAZIA CHE SI INTENDE RESTAURARE IN ITALIA SE – DIO NON VOGLIA – AL REFERENDUM DOVESSE PREVALERE IL “Sì”?
Per oggi, copia di questo post viene inviata a Marco Travaglio, direttore responsabile del quotidiano “il FATTO QUOTIDIANO” l’unico quotidiano, insieme a “il MANIFESTO” , che sostengono il diritto del “NO” ad esistere anche nelle trasmissioni RAI.
Se non dovesse sortire effetto, CON RISERVA di mandarne copia anche al Presidente della Corte Costituzionale, Palazzo nel quale anche qualche membro ha perso la memori, “non ricorda”, ed alla Procura della Repubbica della mia provincia, con riserva anche di DIFFIDARE l’Enel, salvo denuncia penale, dal trattenere il canone Rai addebitandolo sulla mia bolletta!
L’ha ribloggato su PROFUMO DI DEMOCRAZIA E LIBERTA'.
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