Questo è il viso dolcissimo che, per la prima volta, pubblicamente oggi ha voluto ricordare il figlio Ilya insieme ad una dichiarazione a La Presse che potrebbe costargli cara “””GLI 007 DI PUTIN SANNO CHI UCCISE MIA MADRE”””.
Sono passati 10 anni dall’uccisione della coraggiosa giornalista di Novaya Gazeta ma, come succede in molti Paesi nei quali la democrazia e la libertà sono merce rara, tanto rara e scomoda, se a maneggiarla è una giornalista come questa “sempre pronta a denunciare la deriva autoritaria di Putin e le violazioni dei diritti umani in Cecenia” in un Paese la cui popolazione è in uno stato di apatia totale, un tipo di apatia mista a paura e rassegnazione, molto simile a questa che sta vivendo il popolo italiano mentre la Costituzione è in serio pericolo e l’opinione pubblica non sa o non può assumere posizione chiara nei confronti di chi ha in mano tutte le leve del potere e l’informazione di regime e della stampa servile e della Rai-TV di Stato riformata dal governo, a sua immagine e somiglianza, che aveva detto “La Rai-Tv libera dai partiti”, volendo significare libera dagli altri partiti non dal suo “partito della NAZIONE” al quale punta!
L’ha ribloggato su PROFUMO DI DEMOCRAZIA E LIBERTA'.
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