La cronaca di oggi registra che Giuseppe Sala, già ex commissario dell’Expo ed attuale sindaco meneghino, è indagato, insieme ad altri, nell’inchiesta sulla “Piastra dei servizi” dalla Procura generale di Milano che gli contesterebbe l’ipotesi di falso e turbativa d’asta su un appalto da 149 milioni, il più rilevante dell’Expo di Milano
La notizia di cronaca è utile per meglio comprendere la superficialità con la quale, acriticamente, Matteo Renzi sia abituato ad elargire lodi sperticate a favore dei suoi amici, collaboratori e sottomessi in cambio di obbedienza cieca ed indiscutibile fedeltà.
Nel caso specifico, Sala, ricevette sia apprezzamento e lodi, non sempre condivisi, per l’Expo che la candidatura e la mobilitazione del Pd renziano per l’elezione a Sindaco di Milano ma che oggi, correttamente, si è presentato al Prefetto di Milano per informarlo della sua autosospensione da Sindaco della città che amministra, gesto non richiesto e non previsto da nessuna norma ma solamente simbolica.
Ovviamente, sarà l’inchiesta della magistratura a sbrogliare l’accusa che gli è stata mossa e che, giuridicamente, è solo un “avviso di garanzia” a sua tutela.
L’ha ribloggato su PROFUMO DI DEMOCRAZIA E LIBERTA'.
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