Nelle zone rurali, specie in quelle di montagna, è facile verificare quanto sia grande la crudeltà umana verso gli animali e quanto sia facile accanirsi con bocconi avvelenati per uccidere, lupi, volpi o anche cani dei rivali.
Mettendo insieme tutte le tecniche usate e tutti gli animali uccisi in tal modo nelle campagne si potrebbe fare un bel documentario sugli orrori: strisce di lardo arrotolate o pezzi di wurstel imbottiti di stricnina, insetticidi, ratticidi, antilumaca per avere morte sicura tra atroci dolori!
Per fortuna contro questo orrore c’è una piccola guerriera, Dacia (speriamo imitata presto da altre) , una dolcissima cagnolina border collie che giornalmente svolge il lavoro di dare la caccia ai bocconi avvelenati, sparsi dagli allevatori per uccidere i predatori naturali o dai cercatori di tartufi per eliminare i cani dei rivali ma che spesso uccidono gli animali di ignari cittadini che portano i loro pet a fare una passeggiata nei boschi.
Dacia lavora in Abruzzo, per la precisione nel Parco del Gran Sasso e sui Monti della Laga insieme ai “colleghi” Karma e Naja, due pastori belgi marinois e quando si trova nella loro zona qualche boccone avvelenato, a turni di un’ora, bonificano tutta la zona circostante insieme ai loro addestratori, quello di Dacia Alberto Angelini, ed i nuclei dei cosiddetti Carabinieri Forestali (una delle cose più cretine del governo Renzi (già fatta da Mussolini durante il fascismo) l’abolizione del Corpo Forestale dello Stato e la sua militarizzazione!!!) che con i fondi europei hanno formato dei piccoli nuclei nelle zone di montagna dove il fenomeno è più facile che si verifichi.
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