NELL’ITALIASTAN DEI GRANDI INCIUCI LA POLIZIA PUO’ NON TRASMETTERE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DI CUI DISPONE AL GIUDICE.


    berlusconi-interna-nuova-Nursultan-Nazarbayev          Nell’Italianstan, provincia del Kazakistan affidata in reggenza al governo Napolettusconi, secondo un articolo apparso oggi su “il Fatto Quotidiano”, a firma di Valerio Pacelli,  ci sarebbe un nuovo filone di indagine da parte della Procura di Roma su eventuali responsabilità della polizia in merito alle informazioni fornite al giudice che autorizzò l’espulsione, a tamburo battente, di Almahalabayeva e di sua figlia di 6 anni.

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     La nuova indagine deriverebbe dalla relazione, scritta dal presidente del tribunale di Roma  inviata all’ispettorato del ministero della giustizia e che, da ieri, sarebbe finita sulla scrivania del procuratore capo, Giuseppe Pignatone il quale libererebbe da eventuali responsabilità  il giudice, Stefania Lavore, che convalidò il provvedimento di trattenimento presso il Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria, PERCHE’ SAREBBE STATA TENUTA ALL’OSCURO DI MOLTE INFORMAZIONI SULLA MOGLIE DI  Mukhtar Ablyazov.

      Secondo il presidente del Tribunale, potrebbero configurarsi reati per il comportamento della polizia che non avrebbe trasmesso i fax ricevuti dalle autorità kazake nei giorni precedenti e che, se conosciuti, avrebbero potuto orientare diversamente le decisioni del giudice Lavore . Ciò con riferimento particolare a due documenti: il fax ricevuto dall’ufficio immigrazione il 28 maggio in cui si chiedeva di “””IDENTIFICARE LE PERSONE CHE VIVONO NELLA VILLA””” e venivano forniti alcuni dati sulla donna. Il fax continuava, infatti, “””NON E’ ESCLUSO CHE NELLA VILLA CONVIVA SUA MOGLIE, CITTADINA DEL KAZAKISTAN, NATA IL 15 AGOSTO 1966″””. Due giorni dopo, il 30 maggio, un secondo documento dava notizie dei due passaporti della donna “””La donna possiede un passaporto numero N0816235 rilasciato il 2 agosto 2012 ed un secondo numero N5947890 rilasciato il 23 aprile 2007″””. Entrambi i documenti risulterebbe non siano stati mai trasmessi al giudice e la Procura di Roma avrebbe dato mandato alla squadra mobile di acquisire le carte presso la Prefettura, Ufficio stranieri, della Questura di Roma.

     Altra grave anomalia sarebbe stata il fatto che l’AISI(ambito servizi segreti) non sarebbe stato  a conoscenza della presenza di Mukhatar Ablyszov e di sua moglie in Italia e tanto meno della sua espulsione.

     Come mai tale comportamento?  Questa è la domanda che si pongono i cittadini ai quali la Procura di Roma potrebbe dare una risposta tranquillizzante, speriamo, soprattutto per capire cosa serva avere un ministro degli Interni che ignora le cose più elementari su indagini di tale portata da parte di funzionari di grado elevato suoi dipendenti che lo rendono unico responsabile politico della correttezza dei loro comportamenti.

     Sino a quando non ci saranno chiarimenti credibili si potrà continuare a pensare che questo Paese, l’Italia, sia a sovranità limitata anche nei confronti del dittatore kazako.

E ciò, ovviamente, non c’entra assolutamente nulla (o no?) sull’urgenza sospetta di questo governo di fantocci di voler cambiare la Costituzione con un colpo di mano sul suo fondamentale articolo 138 che, se rispettato, non lo renderebbe possibile!!!                                                                                                                                          

Informazioni su cordialdo

Nato in provincia di Reggio Calabria dove si è diplomato. Emigrato a Novara a 18 anni dove ha abitato e lavorato per 50 anni. Attualmente, pensionato, vive in provincia di Bergamo. Ama l'alta montagna, soprattutto l'Alta Val Venosta, in provincia di Bolzano dove trascorre le sue vacanze estive ; quest'anno per il 27° anno. Amo gli animali, soprattutto i cani come il mio Spillo che vive con me da 14 anni, raccolto a 6 mesi sull'orlo di una strada provinciale lombarda buttato in un sacchetto come un rifiuto da un'auto in movimento! Sino alla scorsa estate siamo andati insieme in alta montagna oltre i 3.000 m. di quota. Spero di tornarci ancora! Sono in WhatsApp. Appartieni alla cerchia dei miei amici? Chiamami.
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Una risposta a NELL’ITALIASTAN DEI GRANDI INCIUCI LA POLIZIA PUO’ NON TRASMETTERE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DI CUI DISPONE AL GIUDICE.

  1. CLANIMA ha detto:

    Quel ministro dell’interno “MerPanzer” Cancelliera, mostra nella sua lauta reggenza da supericca di stato di polizia, la sua deficienza demenziale, riguardo a fatti che i ministri fantocci, da Te stimatissimo Amico OSV, denominati, ormai sull’orlo di una nazifascista onda antirepubblicana, occultano alla grande , con la complicità del napolettusconi triunvirato!!!…
    Questi lordi figuri che ormai hanno detronizzato lo stato, la Costituzione, il senso profondo della Patria, vogliono sotterrare l’italica resistenza a suon di mazzate di ferro, gravando sulle spalle degli italiani quei pesi che la loro anormalità mentale non riesce a sollevare, per l’impotenza di aprire gli occhi su una realtà che precipita giorno dopo giorno!!!…
    Il Tuo dettagliato articolo, ci svela i retroscena orrendi di questa dittatura di stato fiscale di polizia, che dovrebbe essere passata, senza distinzioni di sorta, alla ghigliottina!…

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