PRIMA LE HANNO UCCISO IL FIGLIO ED ORA A PROCESSO PER DIFFAMAZIONE!


    

 

     A Patrizia Moretti, la notte del 25 ottobre 2005, nei pressi dell’ippodromo di Ferrara, hanno ucciso un figlio, Federico Aldrovandi, appena 18enne, poco più di un ragazzo.                                                  

     Stando alle cronache, quell’infausta notte Federico stava rientrando a casa dopo aver trascorso la serata con i suoi amici.

     Non è chiaro come mai e perchè  sia stato intercettato da una pattuglia della Polizia di Stato, tre uomini ed una donna, il cui intervento, evidentemente troppo ruvido e brutale, avrebbe determinato la sua morte.

     Ciò che è chiaro, invece, è che dalla registrazione della comunicazione della pattuglia  alla centrale operativa  risulterebbe: “””L’ABBIAMO BASTONATO DI BRUTTO. ADESSO E’ SVENUTO, NON SO… E’ MEZZO MORTO”””.

     Fatto è che, all’arrivo del personale del 118, il ragazzo è stato trovato “””RIVERSO A TERRA, PRONO CON LE MANI AMMANETTATE DIETRO LA SCHIENA, INCOSCIENTE E NON RISPONDEVA”””. Ecchimosi e lesioni sul corpo. Inutile ogni tentativo di rianimazione. Federico era morto e LA FAMIGLIA FU INFORMATA SOLO DOPO 5 ORE DALLA CONSTATAZIONE DEL DECESSO!

     Gli agenti indagati, raccontarono di essere stati aggrediti, uno contro quattro, mentre secondo gli inquirenti il cuore del ragazzo cedette per uno dei colpi ricevuti dai poliziotti.

     Nel 2009 e nel giugno 2011, gli agenti, con le sentenze di primo e secondo grado, sono stati condannati a 3 anni e 6 mesi di detenzione ciascuno.

     All’inizio del clamoroso fatto di cronaca, l’indagine era condotta dal PM Maria Emanuela Guerra la quale, dopo che la disperata mamma di Federico aveva aperto un blog, tuttora attivo (federicoaldrovandi.blog.kataweb.it) per sensibilizzare l’opinione pubblica e per tenere accesa l’attenzione sulle indagini, lasciò l’inchiesta per motivi “personali e familiari”.

     L’inchiesta passò nelle mani del PM Nicola Proto che concluse l’indagine portando a processo i quattro agenti i quali furono, come già detto, condannati sia in primo grado che in appello.

     Il fatto sorprendente è che Patrizia Moretti, mamma del ragazzo ucciso, tra qualche giorno, il primo marzo, sarà chiamata davanti al Tribunale di Mantova insieme ai cronisti della “Nuova Ferrara” per rispondere dell’accusa secondo la quale avrebbero offeso la reputazione professionale e personale della PM Guerra anche se, secondo la difesa degli imputati querelati, le critiche  ed i commenti della signora Patrizia Moretti sulla conduzione delle indagini e sull’operato della PM Guerra sarebbero gli stessi  espressi in sentenza sia dai Giudici di primo grado che da quelli di Appello.

     Una vicenda sorprendente questa di una mamma alla quale hanno ucciso il figlio appena diciottenne e per il cui reato, in primo e secondo grado, sono stati condannati i quattro agenti che avevano operato il fermo, che oggi viene trascinata in Tribunale per aver sollecitato l’accelerazione delle indagini che, a suo avviso e ad avviso, poi, dei giudici di primo e secondo grado, sarebbero state inizialmente troppo lente.

     Ma la mamma di Federico, per nulla intimorita, ha scritto nel suo blog “””AMARAMENTE, PENSO CHE CHI QUERELA LE VITTIME NON CERCHI GIUSTIZIA MA AFFERMAZIONE DI POTERE”””.

     Ovviamente, tutta la mia solidarietà alla mamma di Federico Aldrovandi, con buona pace dell’ex sottosegretaria del governo berlusconiano dalla bocca a forma di “culo di gallina” che ritiene che la polizia, anche quando spara ed uccide, non è mai colpevole, a prescindere!!!                                                                             

27 marzo 2013:  A G G I O R N A M E N T O

     Sono felice di potere informare i lettori che la Mamma di Federico ed i due giornalisti coimputati SONO STATI ASSOLTI dall’accusa di diffamazione!!!                                                                             

Informazioni su cordialdo

Nato in provincia di Reggio Calabria dove si è diplomato. Emigrato a Novara a 18 anni dove ha abitato e lavorato per 50 anni. Attualmente, pensionato, vive in provincia di Bergamo. Ama l'alta montagna, soprattutto l'Alta Val Venosta, in provincia di Bolzano dove trascorre le sue vacanze estive ; quest'anno per il 27° anno. Amo gli animali, soprattutto i cani come il mio Spillo che vive con me da 14 anni, raccolto a 6 mesi sull'orlo di una strada provinciale lombarda buttato in un sacchetto come un rifiuto da un'auto in movimento! Sino alla scorsa estate siamo andati insieme in alta montagna oltre i 3.000 m. di quota. Spero di tornarci ancora! Sono in WhatsApp. Appartieni alla cerchia dei miei amici? Chiamami.
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3 risposte a PRIMA LE HANNO UCCISO IL FIGLIO ED ORA A PROCESSO PER DIFFAMAZIONE!

  1. popof1955 ha detto:

    Ti ricordi “Un borghese piccolo piccolo”? Con tutti i limiti etici e morali, affidarsi alla giustizia è un terno all’otto. Poi come hai stigmatizzato nel post sopra, quando sono imputate le aquile interviene la prescrizione. Ultimamente vado in giro con il serbatoio sempre pieno di carburante.
    Povera mamma, poveri noi, che abbiamo visto un ragazzo spirare tra le braccia della legge.

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  2. zebachetti ha detto:

    Speriamo di esserci liberati di quella vacca rifatta passami queste espressioni ma sono idiosincratico a tutto ciò ricorda il precedente governo non perchè erano degli incapaci ma come persone sono quelli che io non vorrei mai essere. Sulla vicenda sopra in questione c’è poco da aggiungere: sono vicino e solidale con la signora Moretti potrei aggiungere che allo schifo non c’ è mai fine. Buona serata grande Osvaldo.

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  3. rosanna44 ha detto:

    povera donna !!!!! non avrà più un briciolo di serenità inanto che vive e poi ci sono dei bastardi che la trattano così ….VERGOGNA !!!!!!!!!!!!!!

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